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LIBERTY A REGGIO EMILIA: Sezioni della mostra
Eventi

 LIBERTY IN ITALIA

PALAZZO MAGNANI,  REGGIO EMILIA  5 novembre 2016 – 2 aprile 2017

Mostra a cura di Francesco Parisi e Anna Villari.

piccioni_dipinto-berardi-1-134127LE SEZIONI DELLA MOSTRA

LA PITTURA
In Italia non è possibile individuare uno stile unitario riconducibile ad una ortodossia Liberty ma piuttosto una varietà dovuta ad un richiamo al tradizionale e ad un’attenzione alle diverse tendenze d’oltralpe.
Una delle caratteristiche più importanti dello stile è l’ispirazione alla natura, di cui studia gli elementi strutturali, traducendoli in una linea dinamica e ondulata, con tratto «a frusta». Semplici figure sembravano prendere vita ed evolversi naturalmente in forme simili a piante o fiori.

                                                                                                                                                             L’ILLUSTRAZIONE E LA GRAFICA
Forse più di ogni altra, l’espressione artistica caratterizzante la Belle Epoque è stata quella 4-134143grafica. Ampio spazio è dato all’incisione originale e verranno esposte le opere dei più influenti artisti con rari e preziosi esemplari provenienti da diversi Archivi privati e dalle collezioni della Calcografia Nazionale di Roma.

LE CASE D’ARTISTA
Un particolare aspetto della stretta connessione tra arte, letteratura e decorazione è rintracciabile soprattutto nella realizzazione delle moderne case d’artista: nelle quali si riuniscono scrittori, scultori, pittori nella piena maturità del loro percorso professionale.

LE ARTI DECORATIVE
L’esplosione delle tendenze Liberty in Italia si ebbe soprattutto in occasione dell’esposizione di Torino del 1902, quando in altri paesi già si avvertivano segnali di crisi, e a Vienna cominciavano a emergere prove di quello che sarebbe stato definito “Stile Secessione”.

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LA SCULTURA
Sulla scia dei nudi sinuosi e delle ninfe marine che avevano caratterizzato molte sculture pubbliche di fine Ottocento, ma gli scultori italiani avevano iniziato già attorno al 1880 ad avvertire le prime inquietudini del Simbolismo.

I MANIFESTI
Anche il manifesto diventa un canale attraverso il quale l’artista moderno può veicolare la propria creatività, rendendosi attivo e utile nel diffondere i frutti benefici della rivoluzione industriale.